Il mio sapone al the verde e…. la storia di un’amicizia!

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Due ragazzine incontratesi grazie ad un’inserzione….

Avevo 15 anni, ero una ragazzina timida e solitaria, grandissima lettrice ed instancabile grafomane… però avevo un po’ di intraprendenza e chiesi di pubblicare un’inserzione su un giornalino (ricordate il “Cioè”?), in cerca di amici di penna… del resto mica c’era internet negli anni ’80!

Mai avrei pensato di ricevere tante lettere, la mia paghetta se ne andava tutta in francobolli, ma grazie a questa valanga di contatti ho conosciuto gente speciale, amiche sparse in tutta Italia… e una più speciale delle altre, una quattordicenne che mi aveva cercata dalla mia stessa città, non rammento nemmeno più come mi avesse contattata, forse mi aveva telefonato (all’epoca ancora si trovavano tutti sull’elenco del telefono); siamo diventate amiche per la pelle, abbiamo fatto tante cose insieme, intere estati al mare, gelati in compagnia, lei altissima, magra, bionda e io più bassa, mediterranea e mora… non abbiamo mai litigato per un filarino perchè eravamo sempre tanto diverse… finchè un giorno qualcosa si è rotto, non so più nemmeno il perchè, nessuna di noi due rammenta cosa sia accaduto… il problema è che poi di lei non ho più avuto notizie, nessuno che ne sapesse nulla…niente!

Pochi mesi fa mi connetto a Facebook ed ecco una richiesta di amicizia, un bel segnalino rosso che sempre mi mette una voglia pazza di vedere chi mi cerca, mi piace sempre ricevere nuove richieste di amicizia… era lei!!! La mia amica Marina, non ci potevo credere, si era trasferita per sposare il lui dei suoi sogni, il suo principe azzurro…. un’emozione unica! Ci siamo viste di volata quando è venuta a trovare un po’ di vecchi amici, l’estate passata, poi sapendo che sarebbe ritornata a Natale…beh, ero contenta, ma con la consapevolezza che l’avrei vista di volata come la volta precedente; invece ha avuto un contrattempo, non sapeva dove alloggiare, e l’ho portata da me, ero strafelice come una bambina, grazie a mio marito che con il consueto amore e cura per me e per la mia felicità si è prodigato per sistemarla al meglio… insomma, abbiamo fatto ciò che si poteva, ma ne è valsa davvero la pena, era proprio bello riaverla intorno, stare il pomeriggio a chiacchierare davanti ad una tazza di the fumante, uscire insieme, anche solo per portare il cane a fare un giretto, poterle confidare le mie piccole chiacchiere intime, come facevamo trent’anni fa! Per lei ho preparato la crema per le mani, perchè fatica tutto il giorno e la pelle le si secca, per lei ho cucinato allegramente, ho messo la sveglia il mattino anche se io amo alzarmi con calma stiracchiandomi come un gatto, ma sono stata contenta di farlo per lei, per noi.

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Con lei che mi guardava, forse pensando alla tipa stravagante che si è ritrovata davanti dopo tanti anni, ho fatto il sapone: questo è al the verde, approfittando di un the che non mi piaceva affatto e che ho quindi utilizzato così, perchè buttarlo? Sarebbe stato un peccato….

Ho versato in una caraffa in plastica 300 gr. di infuso di the verde (a temperatura ambiente), l’ho appoggiata nell’acquaio e, munita di un bel paio di guanti in gomma (e aperta la finestra per non intossicarmi con l’odore pungente della soda), vi ho versato, con molta cautela e mescolando con un cucchiaio, 128 gr. di soda caustica.

Non avendo il termometro ho calcolato che sono sufficienti 15 minuti di riposo per arrivare circa a 45°C. (basta poter appoggiare le mani all’esterno del contenitore e sentire un calore tale da potercele tenere appoggiate), mentre nel frattempo ho riscaldato un chilo di olio evo versato in un pentolone in inox; quando ambedue i liquidi sono arrivati alla stessa temperatura (sempre prova mani) ho versato l’acqua con la soda nell’olio e ho iniziato a frullare con il minipimer, con molta cautela per evitare di spruzzare della sostanza caustica fuori dalla pentola.

In realtà in molti siti le raccomandazioni sono pure eccessive: si raccomanda l’uso del grembiule, di fogli di giornale per tappezzare il tutto…insomma, un po’ eccessivo, il che finisce per demonizzare l’uso della soda: l’unica cosa che mi sento di appoggiare, oltre all’uso dei guanti, è la protezione degli occhi… io sono abbastanza miope, quindi non ho avuto problemi, tanto senza occhiali non vedo nulla!

Tornando ora al procedimento: dopo pochi minuti di minipimer si arriva alla fase del “nastro”, ossia quando il composto è talmente denso che ci si può “scrivere” sopra con uno stuzzicadenti: questo è il momento in cui ho aggiunto le foglie di the verde, per ottenere un sapone lievemente esfoliante.

Ho versato poi il composto in uno stampo da plumcake in silicone, leggermente oleato, ho sbattuto un po’ lo stampo sul piano di lavoro per togliere eventuali bolle d’aria e ho messo il tutto al calduccio, avvolto negli asciugamani, per 24 ore: poi ho sformato il sapone e l’ho tagliato a pezzotti… ora è al fresco del terrazzo per la necessaria stagionatura, almeno un mese, ma più stagiona e meglio è (io di solito faccio affidamento sui due mesi)!

Le briciole rimaste al momento del taglio verranno polverizzate con il frullatore e utilizzate per il bucato in lavatrice con l’aggiunta di un po’ di bicarbonato di sodio: lavano benissimo e non si butta nulla!

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Riepilogo degli ingredienti:

1 kg. di olio evo

300 gr. di acqua (thè verde, nel mio caso)

128 gr. di soda caustica

foglie di the verde da aggiungere al nastro (quantità a piacere)

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Un momento musicale da condividere con voi:

6 pensieri su “Il mio sapone al the verde e…. la storia di un’amicizia!

  1. Ciao Tatiana, io che non amo fb mi rendo conto che a volte fa anche del bene, andrebbe lasciato solamente per le belle storie, per la solidarietà stop. Sono felice per te, le cose stanno girando per il verso giusto, secondo me è anche perchè sei tu “diversa”, lo noto su di me, quando vedo il mondo con gli occhi limpidi è tutta un’altra cosa. Un abbraccio e l’augurio che continui così, migliorando giorno dopo giorno in un crescendo di emozioni, serenità e gioia ♥

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    • Cara Libera, forse hai ragione… molte cose stanno “girando” meglio, qualche rapporto perso lo sto recuperando, altri forse sono sulla buona strada del ritorno, le presenze sgradite sono state allontanate e la dimostrazione è anche in questo blog completamente diverso dal precedente; devo dire che sono arrivata ad un punto in cui non ho più alcuna remora a mandare a quel paese chi non mi sta bene, praticamente non me ne importa più nulla di essere diretta e dire ciò che penso… Tanto l’unica conseguenza che posso avere è la perdita di qualche rapporto, del quale ovviamente non mi importa, perchè chi mi ama lo sa bene che sbotto e che si può discutere!
      Dicono che dopo i 40 anni si arrivi ad uno stato tale di “saggezza” (il solo termine mi fa sorridere) che si diventa diretti e non ci si presta più ad alcun compromesso, che si fa ciò che si vuole… ecco, nel mio caso certamente è vero, delle apparenze non mi importa nulla, non che me ne sia importato granchè nemmeno in passato, ma ho abbandonato ogni timidezza e, sinceramente, un bel “vaff……” ogni tanto lo dico proprio con immenso piacere!

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